Quando “L’imputazione non è concepibile”

Con questa sentenza la Corte di Assise di Ravenna ha pronunciato il proscioglimento immediato “perché il fatto non sussiste” nei confronti del Primario e della Caposala dell’Ospedale Civile di Lugo in cui si sono verificate due morti ascritte all’infermiera Daniela Poggiali, recentemente assolta per la terza volta dalla Corte di Assise di Appello di Bologna.

Gli imputati erano accusati di omicidio doloso mediante omissione per non avere impedito gli eventi omicidiari imputati a Poggiali.

Non ammissibile il concorso colposo nel reato doloso.

La sentenza nella sua sinteticità è un capolavoro di esatta comprensione delle norma giuridiche quanto di pragmatismo giudiziario che hanno risparmiato un lungo quanto inutile dibattimento.

La Procura ravennate ha impugnato la sentenza per cassazione, tuttavia pare che lo strumento di gravame sia erroneo in quanto le Sezioni Unite si sono appena espresse con la sentenza del 31.01.2022 n. 3512 secondo la quale dopo la regolare costituzione delle parti la sentenza pronunciata non può essere considerata predibattimentale (469 c.p.p.) e quindi il mezzo di gravame è l’appello (a meno che la Procura non abbia inteso proporre ricorso immediato).

Buona lettura, perché motivazioni del genere sono assai rare.

Filippo Poggi