La Quinta Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione ha annullato con rinvio (motivazione depositata il 22-06-2022) l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Forlì che aveva rigettato l’istanza della difesa relativo al sequestro di una patente tunisina asseritamente falsa ma di cui in udienza si era prodotta l’attestazione consolare del suo effettivo rilascio all’indagato, di talché risultava difficilmente comprensibile la motivazione che avrebbe indotto l’imputato a confezionarne una falsa.
La Cassazione ha ritenuto che carenza motivazionale fosse talmente grave da integrare il vizio di violazione di legge per cui è possibile ricorrere contro i provvedimenti cautelari reali.
Mi complimento per questo brillante risultato con l’amico e collega Avv. Alessandro Russo che se vorrà potrà darci qualche altro dettaglio sulla vicenda.
Filippo Poggi