E’ stata appena depositata la motivazione della sentenza con cui le sezioni unite penali hanno affermato che l’abuso di autorità previsto dall’art. 609-bis c.p. può essere rappresentato anche da una autorità di fatto e privata quindi estendendo notevolmente la portata della norma soprattutto nell’ambito del lavoro privato con possibili abusi da parte di sedicenti persone offese e conseguenti irrigidimenti nel rapporti sociali che dovranno essere sempre meno spontanei e più “sorvegliati”. Nel caso concreto per un fatto commesso da un insegnante durante lezioni private risoltosi in toccamenti vari è stata confermata l’esclusione del fatto di particolare tenuità e il diniego delle generiche. Un rigorismo eccessivo che non può mancare di ingenerare parecchie perplessità.
Filippo Poggi